Il 5 luglio 2012 è entrato in vigore il nuovo sistema di incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili che utilizzano il sole come energia primaria ossia, in prima analisi, per il fotovoltaico. Esso è conseguenza dell’attuazione del decreto legislativo del 3 marzo 2011 in cui si era già definita la struttura di base del nascente nuovo conto energia. Dopo 7 di conti energia e di fortissima crescita che ha portato ad una potenza installata di circa 14500MWp in Italia [2]per oltre l’80% installata al suolo e comunque non in spazi superficiali già esistenti, si arriva finalmente a una dimensione più umana ed equa del fenomeno fotovoltaico. I pannelli solari nascono per coprire naturalmente superfici già esistenti come i tetti delle abitazioni o degli edifici industriali. La politica di facili guadagni che in questi precedenti 7 anni è stata fatta favorendo la costruzione di grandi campi al suolo per il beneficio dei pochi che se li potevano permettere (avendo accesso al credito facilitato o capitali propri) è ricaduta su tutte le bollette degli italiani (dovremo pagare circa 150miliardi in 20 anni), creando giuste polemiche. Poco credibili sono le parole di alcuni uomini politici italiani che vorrebbero giustificare questa concessione con il trattato 20 20 20 e il suo raggiungimento, già nel 2008 si era ampiamente capito che avremmo superato quella soglia di energia prodotta da fonte rinnovabile (basti pensare che ad oggi il governo stima che nel 2020 avremo fra il 32 e 35% di energia prodotta da fonte rinnovabile[1]) il fotovoltaico doveva essere incentivato ma solo per piccoli impianti, sui tetti, sugli edifici di tutti facendo ricadere su tutti i suoi benefici. Nel descrivervi con questo articolo il quinto conto energia il nostro augurio è che si vada verso una decisa incentivazione alla generazione distribuita, davvero distribuita, che veda piccole fonti rinnovabili, magari termiche ed elettriche, installate ove qualcosa c’è già, così da riqualificare il territorio, razionalizzare le risorse, utilizzare al meglio quello che già abbiamo: per questo in fondo sono nate le fonti rinnovabili, per dare l’energia della natura che è di tutti, a tutta l’umanità, obiettivo nobile, giusto e sicuramente da raggiungere per entrare in un nuovo e più equo futuro.
Novità significative introdotte per i gruppi di generazione statica di energia e per la sicurezza della rete eletrica nazionale
La prima e più importante novità riguarda la sicurezza della rete. Si può tranquillamente affermare che in Italia si è iniziato a installare energia rinnovabile di nuova concezione utilizzando vecchi sistemi di protezione e interfaccia con la rete elettrica. E’ stata TERNA, la società che gestisce ed è responsabile della trasmissione di energia elettrica in Italia, a introdurre le prime regole riguardanti la sicurezza della rete elettrica in risposta alla non programmabilità delle fonti rinnovabili. Con gli allegati A69-A69-A70[3][4][5] recepiti dalla delibera 84/2012 ha quindi sancito che gli impianti dotati di convertitori statici interfacciati con la rete non siano più sensibili come i gruppi rotanti agli sbalzi di tensione e frequenza, bensì, come è normale, aiutino la rete e la sua stabilità qualora vi siano fluttuazioni di questi parametri.
Nel V conto energia si legge che gli inverter utilizzati in impianti fotovoltaici che entrano in esercizio successivamente a date stabilite dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, e comunque non oltre il 1 gennaio 2013, devono tener conto delle esigenze della rete elettrica, prestando i seguenti servizi e protezioni:
- Mantenere insensibilità a rapidi abbassamenti di tensione
- Consentire la disconnessione dalla rete a seguito di un comando da remoto
- Aumentare la selettività delle protezioni, al fine di evitare fenomeni di disconnessione intempestiva dell’impianto
- Consentire l’erogazione o l’assorbimento di energia reattiva
- Limitare la potenza immessa in rete (per ridurre le variazioni di tensione della rete)
- Evitare la possibilità che gli inverter possano alimentare i carichi elettrici della rete in assenza di tensione sulla cabina della rete
Quinto conto energia – gli incentivi per il fotovoltaico
Riportiamo ora di seguito una sintesi delle nuove misure incentivanti da applicare agli impianti fotovoltaici che entrano in servizio a partire dal 27 agosto 2012.
Validità del V conto energia
- Il GSE comunica all’AEEG i dati utili al calcolo del costo indicativo cumulato annuo degli incentivi a valere sul conto energia di cui al DM 5 maggio 2011.
- L’AEEG ha notificato, con propria deliberazione del 12 luglio 2012, il raggiungimento della soglia di 6 miliardi di euro l’anno;
- Le modalità di incentivazione del nuovo conto energia si applicano decorsi 45 giorni dalla data di pubblicazione della delibera di cui sopra, quindi a partire dal 27 agosto 2012;
- Il V Conto energia cessa di avere efficacia al raggiungimento di un costo indicativo cumulato annuo pari a 6,7 miliardi di euro;
- IL GSE pubblica le regole applicative del decreto entro il 10 agosto 2012.
Accesso diretto agli incentivi
Accedono direttamente alle tariffe omnicomprensive incentivanti previste dal V Conto energia:
- Gli impianti fotovoltaici di potenza fino a 12 kW
- Gli impianti fotovoltaici di potenza fino a 50kW realizzati su edifici con moduli installati in sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
- Gli impianti fotovoltaici di potenza compresa tra 12 e 50 kW, che richiedono una tariffa ridotta del 20% rispetto a quella spettante ai pari impianti iscritti al registro;
- Gli impianti fotovoltaici a concentrazione fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 milioni di euro;
- Gli impianti fotovoltaici realizzati da amministrazioni pubbliche, fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 milioni di euro.
Registro dei grandi impianti
Gli impianti che non accedono direttamente alle tariffe omnicomprensive incentivanti devono inoltrare una previa richiesta di iscrizione al registro al GSE. Gli impianti per i quali è richiesta l’iscrizione al registro accedono agli incentivi nei seguenti limiti massimi di costo indicativo cumulato annuo degli incentivi:
- 140 milioni di euro per il primo registro
- 120 milioni di euro per il secondo registro
- 80 milioni di euro per ciascuno dei registri successivi, fino alla cessazione dell’efficacia del V energia.
Il GSE pubblica il primo bando entro 20 giorni dalla data di pubblicazione delle regole applicative (prevista entro il 10 agosto). Le domande di iscrizione potranno essere presentate fino alla data di pubblicazione della deliberazione che notifica il raggiungimento della soglia di 6 miliardi di euro di costo indicativo cumulato annuo e comunque per almeno 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando.
Per i registri successivi, i bandi sono pubblicati da GSE con cadenza semestrale a decorrere dalla data di chiusura del primo bando e prevedono la presentazione delle domande di iscrizione al registro entro i successivi 60 giorni.
La richiesta di iscrizione è formulata al GSE dal titolare dell’autorizzazione con una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Entro 20 giorni dalla chiusura dei registri, il GSE forma le graduatorie e le pubblica sul sito internet.
Sono ammessi gli impianti ordinati secondo i criteri di cui sopra, fino al raggiungimento del limite di costo, purché entrino in esercizio entro un anno dalla pubblicazione della graduatoria.
Le tariffe incentivanti
Le tariffe incentivanti sono specificate nel decreto all’articolo 5, cambiano ogni 6 mesi, sono omnicomprensive e hanno durata pari a 20 anni al netto di eventuali fermate disposte a seguito di problemi di rete o eventi calamitosi. Di seguito, nella tabella di Figura 1, i valori degli incentivi espressi in €/MWh per ogni classe di potenza e sia per impianti su tetto che per impianti su edifici.
Tariffe riconosciute nel primo semestre dall’inizio del V conto energia | Impianti su edifici | Altri impianti fotovoltaici | ||
Classe di potenza dell’impianto [kWp] | Valore dell’incentivo omnicomprensivo [€/MWh] | Valore dell’incentivo omnicomprensivo [€/MWh] | ||
Tariffa omnicomprensiva | Tariffa premio sull’energia consumata in sito | Tariffa omnicomprensiva | Tariffa premio sull’energia consumata in sito | |
1÷3 | 208 | 126 | 201 | 119 |
3÷20 | 196 | 114 | 189 | 107 |
20÷200 | 175 | 93 | 168 | 86 |
200÷1000 | 142 | 60 | 135 | 53 |
1000÷5000 | 126 | 44 | 120 | 38 |
>5000 | 119 | 37 | 113 | 31 |
Tariffe riconosciute nel primo semestre dall’inizio del V conto energia | Impianti su edifici | Altri impianti fotovoltaici | ||
Classe di potenza dell’impianto [kWp] | Valore dell’incentivo omnicomprensivo [€/MWh] | Valore dell’incentivo omnicomprensivo [€/MWh] | ||
Tariffa omnicomprensiva | Tariffa premio sull’energia consumata in sito | Tariffa omnicomprensiva | Tariffa premio sull’energia consumata in sito | |
1÷3 | 182 | 100 | 176 | 94 |
3÷20 | 171 | 89 | 165 | 83 |
20÷200 | 157 | 75 | 151 | 69 |
200÷1000 | 130 | 48 | 124 | 42 |
1000÷5000 | 118 | 36 | 113 | 31 |
>5000 | 112 | 30 | 106 | 24 |
Tariffe riconosciute nel primo semestre dall’inizio del V conto energia | Impianti su edifici | Altri impianti fotovoltaici | ||
Classe di potenza dell’impianto [kWp] | Valore dell’incentivo omnicomprensivo [€/MWh] | Valore dell’incentivo omnicomprensivo [€/MWh] | ||
Tariffa omnicomprensiva | Tariffa premio sull’energia consumata in sito | Tariffa omnicomprensiva | Tariffa premio sull’energia consumata in sito | |
1÷3 | 157 | 75 | 152 | 70 |
3÷20 | 149 | 67 | 144 | 62 |
20÷200 | 141 | 59 | 136 | 54 |
200÷1000 | 118 | 36 | 113 | 31 |
1000÷5000 | 110 | 28 | 106 | 24 |
>5000 | 104 | 22 | 99 | 17 |
Tariffe riconosciute nel primo semestre dall’inizio del V conto energia | Impianti su edifici | Altri impianti fotovoltaici | ||
Classe di potenza dell’impianto [kWp] | Valore dell’incentivo omnicomprensivo [€/MWh] | Valore dell’incentivo omnicomprensivo [€/MWh] | ||
Tariffa omnicomprensiva | Tariffa premio sull’energia consumata in sito | Tariffa omnicomprensiva | Tariffa premio sull’energia consumata in sito | |
1÷3 | 114 | 62 | 140 | 58 |
3÷20 | 137 | 55 | 133 | 51 |
20÷200 | 131 | 49 | 126 | 44 |
200÷1000 | 111 | 29 | 107 | 25 |
1000÷5000 | 105 | 23 | 101 | 19 |
>5000 | 99 | 17 | 95 | 13 |
Tariffe riconosciute nel primo semestre dall’inizio del V conto energia | Impianti su edifici | Altri impianti fotovoltaici | ||
Classe di potenza dell’impianto [kWp] | Valore dell’incentivo omnicomprensivo [€/MWh] | Valore dell’incentivo omnicomprensivo [€/MWh] | ||
Tariffa omnicomprensiva | Tariffa premio sull’energia consumata in sito | Tariffa omnicomprensiva | Tariffa premio sull’energia consumata in sito | |
1÷3 | 133 | 51 | 130 | 48 |
3÷20 | 128 | 46 | 124 | 42 |
20÷200 | 122 | 40 | 118 | 36 |
200÷1000 | 106 | 24 | 102 | 20 |
1000÷5000 | 100 | 18 | 97 | 15 |
>5000 | 95 | 13 | 92 | 10 |
Fig. 1 – Tabelle contenenti le nuove tariffe del V conto energia per l’incentivazione dell’energia solare fotovoltaica.
Dopo il quinto semestre dall’entrata in vigore del V conto energia si applica una riduzione, per ogni semestre, pari al 15% per ogni tariffa e per ogni classe di potenza rispetto ai valori del quinto semestre. Le tipologie costruttive di impianto realizzabili sono quindi due:
- Si realizza un impianto fotovoltaico vendendo alla rete elettrica tutta l’energiache da questo è prodotta (anche detto servizio di pura vendita):in questo caso per ogni kWh di potenza prodotta si ottiene la tariffa omnicomprensiva corrispondente alla classe e al tipo di installazione corrispondente ad ogni semestre. In questo caso la procedura è stata snellita e semplificata molto, sconnettendo il prezzo dell’energia da quello dell’incentivo e creando un solo e chiaro prezzo di vendita.
- Si realizza un impianto a servizio di un’abitazione, un’industria o comunque un’utenza pubblica o privata (anche detto servizio di scambio sul posto): in questo caso i guadagni sono 2: quando l’impianto fotovoltaico è in funzione e si consuma nello stesso istante non si paga l’energia (quindi si guadagna il prezzo dell’energia non pagata mediamente valutabile intorno ai 160€/MWh) in più si ottiene, per ogni kWh prodotto, una tariffa premio da aggiungere a questo guadagno pari a quella specificata in tabella. Risulta quindi chiaro che il vantaggio maggiore è per quegli impianti le cui utenze riescono a consumare più possibile mentre il fotovoltaico produce energia.
Facciamo un semplicissimo esempio:
Supponiamo di avere un impianto a Roma (producibilità media 1350kWh/kWp) di potenza di picco di 3kWp (13 pannelli, 21 m2 circa) sul tetto allacciato entro il primo semestre (tabella Fig. 1 A) allora avremmo:
- Se vende tutta l’energia alla rete (pura vendita):
(3kWp)·(13501350kWh/kWp)·(0,208€/kWh,tariffa incentivante) = 842 €/anno di incentivi - Se fa invece scambio sul posto e supponiamo che l’utente riesca a consumare tutta l’energia nelle ore di utilizzo del fotovoltaico:
(3kWp)·(1350kWh/kWp)·(0,160€/kWh,prezzo medio energia + 0,126€/kWh,tariffa premio) = 1158 €/anno di incentivi
Con questo esempio si capisce ancora una volta che, giustamente, il conto energia privilegia chi consuma in loco l’energia prodotta dall’impianto, evitando quindi di utilizzare la rete e risparmiando sui costi e le perdite di trasporto che da essa derivano. Di seguto si specificano le date di inizio e di fine di ogni semestre:
Il primo semestre del V conto energia inizierà il 27 agosto 2012 e terminerà il 27 febbraio 2013
Il secondo semestre del V conto energia inizierà il 27 febbraio e terminerà il 27 agosto 2013
Il terzo semestre del V conto energia inizierà il 27 agosto 2013 e terminerà il 27 febbraio 2014
Il quarto semestre del V conto energia inizierà il 27 febbraio 2014 e terminerà il 27 agosto 2014
Il quinto semestre del V conto energia inizierà il 27 agosto 2014 e terminerà il 27 febbraio 2015
Il testo del decreto rinnovabili su tutte le altre fonti di energia rinnovabile di natura elettrica DM 6 luglio può essere scaricato direttamente QUI
Mentre il quinto conto energia DM 5 luglio 2012 può essere scaricato nella sua versione estesa QUI
Conclusioni
Il fotovoltaico in Italia rappresenta un’occasione unica per il nostro paese. Da una parte abbiamo l’ irraggiamento solare medio più alto d’Europa (nell’EU a 27) e dall’altra possiamo contare su una struttura di rete elettrica complessivamente solida e consistente. Queste prerogative mancano ai paesi confinanti con l’Italia: la Germania per esempio ha più potenza installata di noi, ma ha un irraggiamento solare assolutamente inferiore e non paragonabile al nostro; altri paesi più a sud (nord Africa) ,invece, devono fare i conti con un’infrastruttura elettrica ancora deficitaria che ne limita lo sviluppo. A queste considerazioni strategiche l’Italia deve puntare, perseguendo la strada della sostenibilità che sembra possibile più che altrove. Prima di concludere diamo uno sguardo ai numeri del fotovoltaico in Italia negli ultimi 5 anni. In Figura 2 si rappresenta l’evoluzione della potenza installata.
Lo stesso rapporto del GSE da cui abbiamo tratto la fonte di Figura 1 presenta invece un altro dato importante che vogliamo sottoporre alla vostra attenzione:Sul totale di circa 12700 MWp di potenza fotovoltaica installata in Italia alla fine del 2011 mediamente ben il 49,7% di questa è stata installata al suolo. Questo è un dato molto importante perché indice di quanto si è voluto speculare sulla fonte solare fotovoltaica come fra poco vedremo. Nel dettaglio Il grafico di Fig. 3 rappresenta le percentuali di impianti al suolo sul totale di impianti presenti in ogni regione di Italia aggiornata a Dicembre 2011 [6] secondo i dati ufficiali del GSE.
I dati parlano chiaro: laddove la percentuale è alta si è chiaramente puntato verso uno sviluppo non distribuito della risorsa solare, favorendo pochi grandi soggetti privati che hanno potuto costruire grandi parchi invece di puntare su una politica che premiasse coloro che costruivano sopra le coperture già esistenti delle singole proprietà. I numeri di questo fenomeno sono impressionanti, basti pensare che il fotovoltaico al suolo in Italia copre, con le stime che si fermano alla fine del 2011, oltre 110 milioni di metri quadri di terreno equivalenti a circa il 10% della superficie di tutti i tetti d’Italia. questo raffronto, da una parte da un’idea dell’enorme superficie occupata e sottratta a usi agricoli dall’altra conferma tristemente che tutta la potenza fin qui installata sarebbe potuta entrare tranquillamente sulle superfici esistenti salvaguardando il terreno La Figura 2 è quindi una cartina tornasole per le amministrazioni regionali: quelle regioni che hanno una bassa percentuale hanno saputo e voluto contrastare la speculazione edilizia al suolo, salvaguardando il territorio senza rinunciare al rinnovabile ma anzi, valorizzando le costruzioni esistenti e distribuendo la ricchezza così generata a molti, al contrario le regioni con percentuali alte hanno permesso che si costruisse occupando suolo Italiano favorendo solo i grandi investitori e i pochi titolari di impianti.
Ma torniamo al nuovo conto energia, certi che questi problemi siano stati superati. Basta leggere le regole per accedere direttamente agli incentivi per capire che ,finalmente, il governo si è reso conto di come il mercato del rinnovabile debba essere gestito. Dal quinto conto energia risulta infatti chiaramente l’interesse del governo nel puntare su piccoli impianti e su impianti su edifici penalizzando coloro che vorrebbero costruire al suolo e su vasta scala.La parola stessa “pannello” fotovoltaico indica un suo naturale utilizzo in coperture, facciate e in qualunque cosa che si debba rivestire e questo, a nostro avviso deve essere il suo solo utilizzo.
Vi lasciamo quindi con l’augurio e la speranza che si passi a una fase diversa e nuova, dove si può guadagnare, salvaguardare l’ambiente, creare lavoro e ricchezza dal fotovoltaico anche senza massimizzare nell’immediato facili guadagni a favore di pochi. In questo il governo tecnico di Monti riceve tutto il nostro plauso e il nostro entusiasmo; siamo il paese del sole, ma il sole è di tutti e deve rimanere, di tutti.
IL mio impianto è stato installato a Settembre 2012, il contratto invece a Giugno 2012, messo in funzione il 26/10/2012. sapevo che ero inserito al “QUARTO” conto energia, infatti fino a tutto il 2014 mi sono stati versati gli incentivi di riferimento. Nel 2015 non ricevo più incentivi perchè mi viene comunicato tramite l’Ing. G. di G. (CT) il quale vuole euro 300.00, che vengo passata al “QUINTO” conto energia. Per me è stato un vero salasso perchè oltre a pagare i pannelli a 178.00 euro al mese, pago pure l’ENEL, in media 85.00 a bimestre, e ricevo ogni trimestre circa 220.00 euro. Tra l’altro la password che mi è stata data non mi fà entrare nel sistema. Truffata e beffata, l’unica cosa che faccio è quella di dire a quante più persone di non istallare impianti.
Buongiorno, l’iter mi sembra molto strano e confuso. L’unica cosa che possiamo intravedere da quello che ci dice è che abbia per qualche motivo perso i diritti agli incentivi del 4° conto energia finendo nel quinto. Ci può scrivere in privato per analizzare il suo caso e saremo lieti di aiutarla. In ogni caso non siamo mai stati granchè magnanimi con i meccanismi incentivanti diretti anche se hanno avuto il pregio di essere stati quelli che hanno iniziato il fotovoltaico italiano (li hanno fatti in tutta Europa). Cordialmente. Il team di EH